Sabina Focoso - 01-04-2004
Il programma radiofonico di RADIO 1, condotto da Aldo Forbice, scivola sulla "I" dell'inglese
Gentile dott. Aldo Forbice,
La ringrazio molto per avermi dato la possibilità di parlare della riduzione delle ore di inglese nella scuola media che, come tutti gli insegnanti sanno, passerà da 3 ore settimanali a 1 ora e 38 minuti.
Nel brevissimo tempo a mia disposizione, ho fatto presente che tale riduzione non verrà compensata da un aumento di ore nella scuola elementare, in quanto il monte ore totale rimane fermo a 297. Cambierà solo la distribuzione di queste ore. Infatti prima della riforma era previsto un insegnamento obbligatorio di 3 ore settimanali a partire dalla terza classe (un'ulteriore quota oraria poteva essere aggiunta per chi iniziava lo studio dell'inglese a partire dalla classe prima); dopo la riforma si studierà 1 sola ora settimanale in prima e 2 ore settimanali nelle classi successive.
Con grande stupore e una qualche irritazione ho notato che nessuno dei giornalisti ospiti della Sua trasmissione ha creduto alle mie affermazioni, anzi queste sono state motivo per sottolineare come gli insegnanti siano sempre ostili a qualsiasi tipo di riforma.
I Suoi ospiti hanno, infatti, affermato che se mai c'è stata una diminuzione delle ore di inglese alle medie (cosa di cui hanno dubitato fortemente in quanto l'inglese è stato un "cavallo di battaglia" del programma elettorale dell'attuale governo), questa è sicuramente compensata da un aumento dell'inglese alle elementari .
Hanno citato Ricciato (responsabile nazionale SNALS) a sostegno delle loro affermazioni ("chi meglio di lui") e a dimostrazione delle mie infondate asserzioni. Ricciato nella nota trasmissione "Porta a Porta" dedicata alla scuola avrebbe infatti confermato che l'inglese e le lingue straniere sono uno dei punti più qualificanti della Riforma.
Ma le cose non stanno affatto così.
>>> continua
Gentile dott. Aldo Forbice,
La ringrazio molto per avermi dato la possibilità di parlare della riduzione delle ore di inglese nella scuola media che, come tutti gli insegnanti sanno, passerà da 3 ore settimanali a 1 ora e 38 minuti.
Nel brevissimo tempo a mia disposizione, ho fatto presente che tale riduzione non verrà compensata da un aumento di ore nella scuola elementare, in quanto il monte ore totale rimane fermo a 297. Cambierà solo la distribuzione di queste ore. Infatti prima della riforma era previsto un insegnamento obbligatorio di 3 ore settimanali a partire dalla terza classe (un'ulteriore quota oraria poteva essere aggiunta per chi iniziava lo studio dell'inglese a partire dalla classe prima); dopo la riforma si studierà 1 sola ora settimanale in prima e 2 ore settimanali nelle classi successive.
Con grande stupore e una qualche irritazione ho notato che nessuno dei giornalisti ospiti della Sua trasmissione ha creduto alle mie affermazioni, anzi queste sono state motivo per sottolineare come gli insegnanti siano sempre ostili a qualsiasi tipo di riforma.
I Suoi ospiti hanno, infatti, affermato che se mai c'è stata una diminuzione delle ore di inglese alle medie (cosa di cui hanno dubitato fortemente in quanto l'inglese è stato un "cavallo di battaglia" del programma elettorale dell'attuale governo), questa è sicuramente compensata da un aumento dell'inglese alle elementari .
Hanno citato Ricciato (responsabile nazionale SNALS) a sostegno delle loro affermazioni ("chi meglio di lui") e a dimostrazione delle mie infondate asserzioni. Ricciato nella nota trasmissione "Porta a Porta" dedicata alla scuola avrebbe infatti confermato che l'inglese e le lingue straniere sono uno dei punti più qualificanti della Riforma.
Ma le cose non stanno affatto così.
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